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Grido di Donna 2024 | Dolcedo | Italia

 


 

Il 10 Marzo — nonostante giorni di pioggia torrenziale, cupe previsioni meteo e una tempestiva grandinata, ci siamo riunite lo stesso. Questa magia ha aperto le scure nuvole in una finestra di cielo azzurro e soleggiato! È stato piacevolmente potente: un evento meraviglioso. Nonostante il tempo freddo e umido, più di 50 persone, provenienti dai dintorni della Val Prino e dalla Provincia d’Imperia, hanno partecipato all’evento e l'hanno amato dal cuore. Siamo felicissime e orgogliose di aver preso parte al Woman Scream Festival che ci ha dato l'opportunità di riunirci e sostenerci a vicenda in modo creativo.

L'evento è iniziato con: ll Vaso di Pandora ovvero il femminile come agente di trasformazione, uno spettacolo sperimentale teatrale interattivo della durata di un'ora seguito dall'inaugurazione ufficiale della mostra e da un aperitivo in cui ci siamo convivialmente incontrati e scambiati.

 



Artiste e donne creative — Anja Steinhauer, Carla Guglieri, Claudi Piripippi, Delia Kunze, Elena Spadola, Lauretta Dal Cin, Mary Kunda Albanese, Monica Orengo, Pierangela Fierro, Rosanna Binaggia, Rossana Rubino, Ursula Steiner — insieme alla favolosa associazione culturale Dolcedo U Casô Növu e il Comune con la Comunità di Dolcedo — hanno animato l'area dell'antico forno del pane con arte, cibo e musica. La gente ha avuto modo di confrontarsi con diverse forme di espressione creativa: ceramica, fotografia, installazione, pittura, scultura, tessile, teatro e video. Ognuno ha portato qualcosa di speciale per l'occasione, da una torta fatta in casa alle sue straordinarie capacità organizzative.

 



Un'intera squadra di volontari ha contribuito alla riuscita dell'evento svolgendo una serie infinita di compiti dietro le quinte che ogni evento (non importa quanto grande o piccolo) richiede: dalla stampa di locandine e volantini, alla preparazione dell'aperitivo, all'allestimento del buffet, al servire deliziosi spuntini, alla raccolta di bellissimi fiori, alla realizzazione di mazzi di fiori e composizioni decorative, a documentare con foto e video, a pulire e mettere in ordine (prima e dopo), a sollevare, spostare, muovere oggetti, aiutare con gli aspetti tecnici prestando attrezzature e competenze tecniche, comunicare con i social media e PR, sistemare i gazebo: in altre parole una comunità che si abilita a portare e condividere le proprie conoscenze e abilità uniche, se non solo il loro buon umore e la loro energia!

 

 

È stato davvero uno sforzo collaborativo a tutto tondo, un’esperienza arricchente, nutriente, che a volte ci ha messo alla prova ma che ci ha reso orgogliose e più consapevoli.

Grido di Donna (Woman Scream) Dolcedo 2024 è stato un evento creativo che ha ci ha fatto crescere in comunità!


Freauenschrei, Ursula Steiner

Non Calpestatemi, Rossana Rubino

Le Cri, Anja Steinhauer

Maggiori dettagli dell'evento e foto qui

Grido di Donna 2021 Venezia Italia

 


Il Festival Grito de Mujer (Grido di donna) sezione di Venezia, il primo marzo alle 17, con l'inaugurazione di ieri ripartono anche le attività presso la sede dell'associazione culturale Progetto 7LUNE: corsi di letteratura con Lucia Guidorizzi, Corsi di tessitura con Rossella Bovolenta, mostre, letture, eventi di varia natura: quello che potremo fare lo faremo in presenza, a numero chiuso, distanziati e con mascherine. Quello che sarà più agevole on line lo faremo utilizzando le tecnologie. E' il caso, ad esempio, del nostro consueto appuntamento annuale con il Festival Grito de Mujer, (Grido di Donna) festival contro la violenza di genere, che ha base in Repubblica Dominicana, ideato da Jael Uribe, e che si svolge a marzo in oltre 40 paesi del mondo. Per quanto ci riguarda, come associazione, da 6 anni siamo i coordinatori a Venezia di questo evento in cui abbiamo scelto di volta in volta, diversi archetipi del femminile. Quest'anno, il cui tema proposto dalla casa madre è "guerriere", abbiamo scelto di presentarvi le AMAZZONI! Lo faremo, come di consueto, con l'introduzione storico-letteraria di Lucia Guidorizzi, che ci aiuterà ad introdurci nel mito, ci avvicineremo alla versione ispanoamericana delle Amazzoni che difesero i loro territori dai conquistadores, dove io vi presenterò i quadri di alcuni pittori ispanaomericani sul tema. Proseguirà Sarah Grimaldi con un intervento sulle amazzoni contemporanee del Cile, per poi concludere con la presentazione di due libri curati da membri dell'associazione. Insomma, chiunque voglia iscriversi (gratuitamente). 
 
 
Ha senso parlare di amazzoni oggi? Nella nostra società più che mai c’è bisogno di combattere, con consapevolezza e astuzia per riuscire ad ottenere quello che ci è stato negato, prima di tutto la visibilità. La maniera delle donne di essere guerriere, oggi, è senza arco e frecce, ma con precise richieste che arrivano all’obiettivo esattamente come dardi avvelenati, con la forza data dall’assimilazione e il confronto rispetto al percorso che è già stato intrapreso dalle nostre ave e con la determinazione di chi sa che c’è ancora molta strada da fare, ma anche che siamo armate fino ai denti di cultura e mezzi espressivi. . Delle Amazzoni e delle donne guerriere in generale parleremo al nostro Festival Grito de Mujer (Grido di Donna) ideato da Jael Uribe del MPI in Repubblica Domenicana. Noi della sede di Venezia, quest’anno svolgeremo l’evento online il giorno 1 marzo alle 17. L’evento è gratuito ma l’iscrizione è obbligatoria via email lasciando il vostro indirizzo per ricevere il link di collegamento quel giorno. Il programma verrà comunque registrato e potrà essere visto in differita dalla nostra pagina facebook Progetto 7LUNE. 



 

Grido di Donna 2019-Venezia-Italia


 

Il mondo si è illuminato con un grido!

(Testo tradotto da Tania Gibertini di “Progetto 7LUNE”)

Il Festival Internazionale di Poesia e Arte Grido di Donna 2015 organizzato dal Movimiento Mujeres Poetas Internacional (MPI) Inc. arrivato alla sua quinta edizione, è stato portato avanti in vari paesi per tutto il mese di marzo con una catena mondiale chiamata “Mujeres de Luz” (Donne di Luce) e che ha reso omaggio alle Sorelle Mirabal (Le Farfalle) simbolo di lotta mondiale delle donne per ottenere un posto di rispetto nella storia, attraverso un grido di libertà, che dice ORA BASTA! Grito de Mujer ha fatto inoltre parte degli eventi del 2015: Anno Internazionale della Luce (IYL) dell’UNESCO. Gli eventi sono stati organizzati dalla Repubblica Domenicana in più di cento località in tutto il mondo e ha contato su diverse attività quali concerti, esposizioni d’arte, laboratori, letture alla radio, gite, spettacoli di poesia, cinema e teatro. Diverse istituzioni nazionali e internazionali, pubbliche e private, vecchi e nuovi collaboratori, si sono uniti a gran voce per elevare questo grido verso nuove altitudini tra i quali, per citarne alcuni: l’Istituto Cervantes, Amnesty International, l’UNESCO, Star Products RD, Università, ministeri e incaricati alla cultura, Case Editrici, fondazioni quali Hogar Mi Refugio, La Sombra del Matarratón, gruppi di donne quali AMAM A.C., Red Mariposa ecc... gruppi letterari come il Liceo Poético de Benidorm, la Sociedad de Escritores SEP, Centro canario Estudios Caribeños- El Atlántico- tra gli altri, e decine di poeti e artisti in generale.

Gli eventi hanno mirato a consegnare un messaggio indirizzato direttamente alle donne, di diventare esseri di luce, di lavorare sull’interiorità per aumentare la propria autostima e sradicare non solo le situazioni di violenza delle loro vite, ma anche quella violenza e quell’aggressività che esercitano le donne sulle altre e peggio ancora, su sé stesse:- “Noi, gentili signore, dimentichiamo facilmente quanto sia pesante il carico che portiamo sulle nostre spalle e la lotta delle donne che ci hanno preceduto. Trascorriamo la vita ostacolandoci l’una con l’altra e criticando le nostre simili, senza renderci conto che abbiamo già sofferto abbastanza. Veniamo da una lotta durata secoli inseguendo il traguardo di un luogo di rispetto e di un’uguaglianza dei diritti che non può lasciare spazio alla meschinità, né alla “leggerezza” . – Così si è espressa Jael Uribe, Presidente del MPI e ideatrice del festival, durante il suo discorso d’apertura a Salcedo (Repubblica Domenicana).
Tra le novità che ha introdotto Grito de Mujer quest’anno, insieme a tante altre, c’è stata la “Walking Galery” organizzata da Idoia Carramiñana a Bilbao, Spagna, dove un gruppo di artisti ha camminato attraversando vari punti della città con lo scopo di portare l’arte e il suo messaggio in favore delle donne fino a raggiungere luoghi in cui il pubblico potesse apprezzare le opere esposte. Un’altra novità è stata la maratona radiofonica organizzata nella radio di Loja, Ecuador, dove per la prima volta si è svolto un “Grido di Donna No Stop”. Il grido Guatemala di Andry Oliveros e Alejandro Golcher che ha fatto parte di Guatemala come Capitale Internazionale della Cultura. Nella Pampa-Argentina e a Santiago-Cile, gli eventi di Liliana Reinoso e María de la Luz Ortega, hanno dato un’eccezionale dimostrazione del potere e del talento delle donne. Il grido in Grecia di Helena Stagkouraki, che ha coperto tutti i mezzi stampa nell’isola di Creta, così come il grido di Sidney Australia della poetessa iraniana, Saba Vassefi. Il Liceo Poético de Benidorm in Spagna che ha partecipato dalle sue diverse sedi internazionali, e ancora il grido a La Plata, Argentina organizzato dalla Sociedad de Escritores SEP, i quali hanno realizzato due eventi tra i quali un grande omaggio alla causa premiando le donne della comunità, nel magnifico Coliseo Podesta. Il grido in Marocco di Bouchrail Echchaoui, è stato un omaggio incredibile alle donne della città con tre giorni di festival e una partecipazione di massa. Lo stesso in Francia, dove tutta una rivoluzione sessuale di donne ha dato vita a briglia sciolta al nuovo progetto Clit RevoWlution, creato dall’ambasciatrice di Buona Volontà del MPI  a Parigi, Stéphanie Melyon-Reinette, dove l’arte, la danza, l’erotismo, la musica, i laboratori, lo spettacolo e il cibo sano, sono stati all’ordine del giorno per tutto il mese, con il sodalizio di artisti a Guadalupe, La Réunion, Parigi e una collaborazione speciale con l’India e i progetti di Clay Taurus e Aditi Angiras di Bring Back the Poets Delhi, con concerti e conferenze. Allo stesso modo nella Repubblica Domenicana, sede dell’evento, è stato realizzato il tour Senda de las Mariposas (Il sentiero delle Farfalle) che ha portato il pubblico, per la maggior parte femminile alla città di Ojo de Agua, Salcedo per l’apertura ufficiale del festival con un grande spettacolo in presenza dei familiari delle sorelle Mirabal, un giro per la città che le vide nascere e i luoghi di interesse storico, per poi terminare con la visita alla casa museo che porta il loro nome per lasciare in ricordo dei fiori. Nuove città e collaboratori hanno abbellito il Grito de Mujer con idee nuove.

Grito de Mujer 2015: Mujeres de Luz, ha ottenuto una partecipazione di massa, molto entusiasmo e in generale buona presenza di pubblico alla maggior parte dei suoi eventi, sintomo di un’assenza di spazi d’espressione e divulgazione in grado di contribuire realmente allo sviluppo integrale delle persone. I paesi che hanno accolto questa iniziativa, con un totale di 160 eventi stimati in giro per il mondo, sono stati: Repubblica Domenicana, Portorico, Argentina, Spagna, Messico, Stati Uniti, Canada, Colombia, Nicaragua, Venezuela, Uruguay, Costarica, Cile, Perù, Ecuador, Bolivia, Guatemala, Haiti, Curaçao, Portogallo, Italia, Francia, Antigua e Barbuda, Svezia, Grecia, Marocco, Regno Unito, Lussemburgo, Australia, Georgia, Kosovo, Russia, Germania, Sudafrica, Tanzania, Nigeria, Zimbabwe, India.

L’MPI ha ringraziato ogni collaboratore che ha fatto parte di questa grande iniziativa culturale e li ha spronati a continuare a sostenere il progetto perseguendo l’obiettivo di una maggiore crescita. È possibile conoscere tutti i dettagli degli eventi del festival Grito de Mujer visitando il sito www.gritodemujer.com e i suoi omologhi sui social network come Twitter e Facebook

Grido di Donna 2015 Venezia, Italia

Resoconto della tappa veneziana del Festival Grido di donna 2015

Il 10 marzo 2015, dalle 17,15 alle 19,20, si è svolta presso la Casa Museo Goldoni di Venezia, Italia, una delle tappe del Festival Internazionale Grido di donna, organizzata dal Progetto 7LUNE, seguendo i dettami del MPI e della sede principale del Festival che si trova in Repubblica Dominicana. L’evento ha registrato il “sold out” alcuni giorni prima della sua apertura ufficiale ed è stato diffuso dall’ufficio stampa del museo goldoniano.

Un proiettore ha permesso di leggere i punti del “Manifesto della donnalupa”, pubblicato dal Progetto 7LUNE, mentre il pubblico prendeva posto in sala. La manifestazione è cominciata con delle parole di ringraziamento da parte della Direttrice responsabile del museo, la dottoressa Francesca Pederoda, la quale ha sottolineato l’importanza di riferirsi alla tematica della vioenza sulle donne nel mese in cui si festeggia il loro giorno, sottolineando l’apporto che il Progetto 7LUNE e il Festival Grito de mujer stanno dando in merito alla riflessione sulla violenza di genere.
 
A seguire il pubblico ha potuto apprezzare la musica andina del gruppo femminile ARCOIRIS, che ha partecipato a tutto l’evento funzionando da trait d’union tra un segmento e l’altro del festival. La giovane attrice veneziana Arianna Favaretto è intervenuta interpretando un frammento della poesia “Carta al lobo” della messicana Carmen Boullosa, risultando particolarmente applaudita dai presenti.

Ha preso poi la parola uno dei direttori del Progetto 7LUNE, la poeta veneziana Silvia Favaretto, la quale ha salutato il pubblico presentando musicisti, l’attrice e gli ospiti, spiegando ai presenti il perchè del Festival, la sua nascita in Repubblica Dominicana, l’omaggio alle Sorelle Mirabal, la sua conteporaneità di svolgimento in vari paesi, illustrando le sue parole con un powerpoint di immagini riguardanti l’apertura del Festival in Repubblica Dominicana, in India e in Russia. La direttrice del Progetto 7LUNE ha proseguito spiegando perchè si è scelto di rappresentare il tema della violenza sulle donne non come un lamento, ma proponendo una immagine archetipa simbolica della forza della donna contro qualsiasi forma di violenza: la donnalupa.

É stata inoltre sottolineata l’importanza di un libro fondante come quello di Clarissa Pinkola Estés, nella costruzione dell’immagine della donna selvaggia, estrapolando alcune citazioni dal suo libro “Donne che corrono con i lupi”, accostate ad immagini, fotografie e dipinti di artisti ispanoamericani contemporanei. In particolare, sono state mostrate opere appositamente create per la manifestazione Grido di donna, come il dipinto del salvadoregno Pendragón Miranda, il disegno della messicana Cecilia Rodríguez, il quadro incorniciato (presente nella sua versione originale) della messicana Concepción García Sánchez, il dipinto della sempre messicana Michelle Páez, ed altre opere che esistevano anche prima del festival ma che avevano ad ogni modo una stretta relazione con la tematica proposta, come le fotografie di Yomaria del Ángel Castellanos o quelle di Marisol Vera Guerra, entrambe messicane come anche la pittrice Patricia García. Un’illustrazione dell’artista italiana Silvia Forzani ha chiuso questa sezione dell’incontro che è sfociata nella musica latinoamericana suonata dal vivo dalle ARCOIRIS. La parte seguente è stata presentata da Lucia Guidrizzi, poeta e docente italiana collaboratrice del Progetto 7LUNE, che ha offerto una piccola conferenza accompagnata da foto ed illustrazioni, sull’immagine dell donnalupa nella letteratura italiana e nell’arte classica, soffermandosi su autori come lo stesso Carlo Goldoni, Dante e Verga. Ancora una volta la musica ha accompagnato il passaggio ad un altro segmento dell’evento nel quale Silvia Favaretto ha mostrato in un powerpoint gli autoritratti della poeta messicana Marisol Vera Guerra che fanno parte di un progetto poetico-artistico nel quale esplora il suo corpo e la sua relazione con l’Io e la maternità. La poeta veneziana ha proseguito con la lettura in italiano (e in alcuni casi anche dell’originale in spagnolo) di poesie di scrittrici ispanoamericane, come Perla Rivera (Honduras), Gioconda Belli (Nicaragua), Ana María Rodas (Guatemala), Leyla Quintana (El Salvador), Alfonsina Storni (Argentina), Juana de Ibarbouru (Uruguay), tutti testi con attinenza al tema della donnalupa. Il tema archetipo della donna selvaggia era stato precedentemente presentato in una plaquette del Progetto 7LUNE uscita il primo di marzo, a modi di “assaggio” di quanto si sarebbe sviluppato nel festival, contenente poesie tradotte di Elizabeth Carranza (Guatemala), Linda González (Messico), Eduardo Martínez (Colombia), Carmen Boullosa (Messico), Caneo Arguinzones (Venezuela), Sandrah Mendoza (Messico), Eugenia Toledo Renner (Cile) e un’opera dell’artista messicana Carmen Parada in copertina.

A seguire è stato presentato il libro “Controcanto” di Lucia Guidorizzi e la “Prima Antologia di Landai Ispanoamericani. La Luna e i Serpenti”, dalla quale sono stati letti i landai di Luisa Isabel García Meriño (Colombia), María Antonieta Flores (Venezuela), Carolina Torres (Honduras), Marisol Vera Guerra (Messico) ed il pubblico è stato invitato a pescare da un cestino viola dei foglietti a forma di serpentello nero in ognuno dei quali era stato trascritto un diverso landai per ognuna delle autrici incuse nell’antologia (gratuitamente scaricabile dal web in vari formati: www.//blog.progetto7lune.it/p/pagina.html) e che contiene landais di autici dominicane come Jael Uribe, la prima organizzatrice del Festival Grito de Mujer, ma anche boliviane, uruguaiane, paraguaiane, peruviane, ecuatoriane, cubane e di ognuno dei 18 paesi dell’Ispanoamerica. I serpentelli con landai di diverse nazionalità sono finiti a casa di ognuno dei presenti all’incontro. Al pubblico è stato mostrato anche un powerpoint con la realizzazione di speciali “acchiappasogni” realizzati a mano in Colombia da Eliana García Meriño, appositamente creati per la presentazione dell’antlogia di landai e battezzati “liberamujeres” (liberadonne), con appesi serpentelli di cuoio con suscritti landai.

Dopo un ulteriore intermezzo musicale il pubblico si è aggiunto al dibattito con interventi su, ad esempio, la pittrice/poeta/modella messicana Nahui Olin (lettura da parte di Sarah Grimaldi), o su favore ironiche riguardanti galline che s’innamorano dei lupi come nel libro di Sandra Moldi “Cosa ci fa un gallina fuori dal pollio”, o su poesie dedicate alla donnalupa come quelle di Fabia Ghenzovich (entrambe le autrici, italiane, hanno declamato i propri scritti).

I presenti hanno confermato con un lungo applauso il clima piacevole e rilassato della manifestazione, nel quale, secondo alcune testimonianze, si poteva percepire una forte energia positiva femminile che, in certi casi, è risultata persino catartica, liberatrice e rinvigorente.

La musica, le opere d’arte e i versi ispanoamericani hanno inondato l’elegante dimora veneziana del principale drammaturgo del XVIII secolo e il grido delle donne ribelli ha sospinto le gondole nei canali veneziani, per confluire nelle grida internazionali di tutte le artiste che durante questo marzo 2015 si sono aggiunte alla lotta contro la violenza di genere nelle diverse sedi del Festival Internacional Grito de Mujer.

Grito di Donna 2015 Napoli, Italia


Il 21 marzo 2015, a 18 ore. nella sala "Gabriele D'Annunzio" dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli (Italia) conferenza dal titolo ha avuto luogo: La donna: il futuro di un sogno (donne: il futuro di un sogno) con la collaborazione del professor Roberto Pasanisi, direttore del l'Istituto Italiano di Cultura di Napoli e CISAT, Centro Italiano Studi Arte-Terapia. Questo evento è stato parte del 5to. Festival Internazionale di Poesia e arte Grido di Donna 2015.

L'evento ha inoltre contato con la collaborazione di: Steven Carter (docente di Lingua e letteratura inglese all’Università della California, Bakersfield), Constantin Frosin (docente di Lingua e Letteratura francese all’ Università  “Danubius” di Galati; scrittore), Antonio Illiano (docente di Lingua e Letteratura italiana alla University of North Carolina at Chapel Hill), Roberto Pasanisi (docente di Storia del cinema e del video e di Teoria e metodo dei mass media all’Accademia di Belle Arti “Fidia”; direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e di “Nuove Lettere”; scrittore), Vittorio Pellegrino (già presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli; neuropsichiatra, già Direttore del Servizio d’Igiene Mentale e docente all’Università di Napoli “Federico II”), Mario Susko (già ordinario all’Università di Sarajevo; docente di Letteratura americana alla State University of New York, Nassau; scrittore), Násos Vaghenás (docente di Teoria e critica letteraria all’Università di Atene; scrittore) e Nguyen Van Hoan (docente di Letteratura italiana e di Letteratura vietnamita all’Università di Hanoi)