Intervista | Fondatrice Grido di Donna | dalla Nigeria


Jael Uribe Fondatrice Grito de Mujer (Grido di Donna)


Tradotto dall'inglese. L’articolo originale QUI

Tradotto da Eleonora Nascimben
 
 

I PROGETTI DEL “FESTIVAL GRITO DE MUJER” (Grido di Donna) INCORAGGIANO LE DONNE A SCRIVERE, CREARE, DIMOSTRARE I LORO TALENTI E CAMBIARE IL MONDO TRAMITE L'ARTE - JAEL URIBE - FONDATRICE DI “GRITO DE MUJER”

 
 

Jael Uribe è una scrittrice, narratrice, poetessa, designer e pittrice. Ha fondato nel 2010 Mujeres Poetas Internacional MPI Inc. È considerata l'iniziatrice del Festival Internazionale di Poesia e Arte Mujer Grito de Mujer, una serie di eventi tenuti per tutto il mese di marzo da poeti/poetesse, artisti/e e associazioni culturali di tutto il mondo con lo scopo di onorare le donne e denunciare la violenza di genere. In questa intervista con Wole Adedoyin, presidente della sezione nigeriana dell'International Arts Festival for Human Rights (IHRAF), Jael ha condiviso alcuni fatti relativi alla sua vita, all'attivismo artistico e alla carriera letteraria.

 
 
WA: SEI LA FONDATRICE DEL MOVIMENTO INTERNATIONAL WOMEN POETS, COSA TI HA VERAMENTE PORTATO ALL'ISTITUZIONE DEL MOVIMENTO?
 

JU: Era il mio obbiettivo personale trovare scrittrici di talento in tutto il mondo che usassero i testi come processo di guarigione. Stando a letto per anni, a causa di una malattia e usando la poesia come mezzo per esorcizzare il dolore, ho sviluppato la curiosità e ho iniziato a cercare quelle scrittrici che avevano a che fare con situazioni simili alle mie e che condividevano la loro poesia online alla ricerca di un pubblico.


Per prima cosa, ho creato una pagina Facebook per condividere il lavoro di queste donne di talento. Poi ho iniziato a fare concorsi di poesia e abbiamo realizzato una prima antologia. Quella che doveva essere solo una pagina, è diventato un movimento grazie al grande sostegno delle donne che hanno aderito in Europa e in America Latina. Ci siamo ampliare grazie al Festival Grito de Mujer, un luogo in cui le donne che erano parte del movimento potevano emergere come leader culturali e coordinatrici dei propri eventi di poesia, fungendo da piattaforma per far conoscere poetesse di talento nelle proprie città, piuttosto che in una singola pagina.

 
 



WA: IN CHE MODO IL MOVIMENTO “INTERNATIONAL WOMEN POETS” UTILIZZA L'ARTE E LA POESIA PER AVANZARE NELLO SVILUPPO DELLE DONNE NEL MONDO?


 JU: Nel 2011, abbiamo creato il Festival Grito de Mujer non solo come una porta di accesso per le poetesse, ma anche come un evento che abbia un senso di causa e missione sociale, al di là dei nostri interessi personali, per diventare la voce di donne maltrattate e famiglie distrutte a causa della violenza domestica. Abbiamo deciso di educare e sostenere attraverso le arti.  Piuttosto che fare solo una lettura di poesie, abbiamo scelto di comunicare e consegnare un messaggio a chi si trova nel momento del bisogno: donne con scarsa autostima, donne di talento che non si rendevano conto del proprio valore interiore. Le incoraggiamo a scrivere, a creare, a mostrare, a parlare e ad aiutare nella loro promozione internazionale attraverso i nostri progetti collettivi. Attraverso il Festival Grito de Mujer abbiamo anche incorporato tutte le arti, come mezzo per raggiungere un pubblico più ampio. Nel tempo, uomini e ragazzi si sono uniti alla causa, rendendo il nostro lavoro più inclusivo, raggiungendo un target più ampio.
 
Crediamo che, solo unendoci, possiamo costruire una società libera dalla violenza, in particolare quella che colpisce donne, ragazze e famiglie in tutto il mondo. Diamo il benvenuto a chiunque abbia talenti speciali per sostenere la causa in ogni modo possibile e aiutarci a diffondere il nostro messaggio.

 1 ° incontro Internazionale Grido de Mujer, Madrid 2016


 
WA: GLI ASPETTI PIÙ ECCEZIONALI DEL FESTIVAL?
 

JU: Il Woman's Scream Festival è il nostro orgoglio e la nostra gioia. L’essere riconosciute dal mondo e premiate a livello internazionale, l’aver potuto condividere la nostra visione con persone di circa 70 paesi, il celebrare 1.000 e più eventi in tutto il mondo, unendo volontari e istituzioni in solidarietà con la nostra causa, sono stati i risultati più sorprendenti di sempre. Abbiamo vinto. E continueremo ad andare avanti!

 


 


WA: CI PARLA DEL TUO BACKGROUND ED ESPERIENZA NELL'ARTE E NELLA POESIA FEMMINILE?
 

JU: Scrivo da quando avevo 10 anni, motivata dalle lunghe ore passate a leggere i libri che mio padre teneva sui suoi numerosi scaffali. Non ho mai saputo cosa fosse la poesia, finché non l'ho trovata a scuola, poi ho deciso di prenderla sul serio prima di laurearmi al college. Ho iniziato a farmi coinvolgere in eventi culturali pochi anni dopo aver iniziato a creare i miei progetti e da allora la poesia è stata l'unico linguaggio conosciuto. Ho ottenuto alcuni premi e riconoscimenti di poesia per partecipare alla difesa dei diritti umani attraverso i progetti che ho sviluppato. C'è pochissimo tempo per creare quando sei così coinvolto nell'aiutare gli altri ha trovare la loro espressione, tuttavia, la poesia è sempre stata la mia ancora di salvezza, così come l'arte.

 

Dopo aver affrontato una transizione molto difficile verso l'età adulta, la poesia mi ha salvato "letteralmente" la vita, ha plasmato la giovane donna dura, ribelle e oscura che ero, l'ha trasformata in una fenice. Queste erano esattamente il tipo di esperienze ed espressioni che ho iniziato a cercare quando ho fondato il mio movimento, cercando d’incontrare donne che hanno trasformato in arte esperienze traumatiche. Prima del contatto con le arti  la poesia, stavo affrontando il mio personale processo di comprensione della mia poesia e della mia espressione artistica come.
 
Il lavoro delle donne nella poesia è arrivato più tardi, dopo che ho iniziato a lavorare con il Movimento internazionale dei poeti femminili. Prima ero concentrata nel mio percorso di esplorazione artistica come designer, pittrice e artigiana. Ho iniziato a incontrare personalmente altre donne nel campo delle arti solo due anni dopo l'inizio del Festival Grito de Mujer. Essere leader e creatrice di un tale movimento mi ha dato l'impulso a migliorare e a diventare una poetessa e anche un’artista migliore, poiché ho incoraggiato altre donne a fare lo stesso.

 


 


WA: DOVE SONO OGGI L'ARTE E LA POESIA IN TERMINI DI SVILUPPO FEMMINILE?
 

JU: Abbiamo ottenuto molto come donne nelle arti e nella poesia rispetto al passato, ma credo certamente che non sia abbastanza. Il percorso delle donne in ogni fase della società è stato letteralmente lastricato dal sangue di coloro le quali hanno combattuto e hanno dato la vita per realizzare questi cambiamenti e sento che le donne non hanno ancora potuto sfruttare al meglio gli spazi e le possibilità che esistono: gli uomini risultano ancora il genere che più s’incontra nelle classifiche o nelle opportunità che vengono date. Finché non raggiungeremo almeno la metà delle posizioni rilevanti, non per una quota rosa ma grazie al nostro talento, ci sarà ancora molto da fare. Riconosco che oggigiorno c'è più spazio per l'espressione femminile, grazie a movimenti femministi come il mio, ma i nomi di donne che raggiungono un livello di riconoscimento internazionale nell'arte o in altri settori, sono ancora troppo pochi. È ora di cambiare!

 
 
WA: LA SITUAZIONE DELLE DONNE È CAMBIATA CON L'ARTE?
 

JU: Se per cambiamento intendi che le donne sono riuscite ad esprimersi usando l'arte come strumento, devo dire: SI! Non abbiamo cambiato tutte le leggi che dovremmo, non abbiamo fermato la violenza contro le donne o cambiato la mentalità degli uomini violenti, ma hey! Quante coscienze addormentate abbiamo risvegliato? Quante donne sono state salvate? Quanti ascoltatori, in precedenza sordi, abbiamo stimolato da quando insieme iniziammo ad urlare più forte? Abbiamo fatto la differenza nel mondo, intendo tutti i movimenti delle donne nel mondo che stanno spingendo per questo cambiamento. Sì, abbiamo aperto gli occhi. Sì, abbiamo riacquistato autostima, rispetto e abbiamo abbattuto alcuni muri importanti e sì, c'è molto di più che possiamo e otterremo se restiamo uniti/e alzando la voce.



WA: IN CHE MODO IL MOVIMENTO “INTERNATIONAL WOMEN POETS” CONTRIBUISCE ALLA CRESCITA DELLO SVILUPPO FEMMINILE IN AFRICA?
 

JU: Allo stesso modo che abbiamo fatto con le donne in tutti i Paesi in cui assumiamo la nostra missione: questa è un'opportunità! Apriamo una porta internazionale attraverso progetti collettivi, ma spetta alle donne attraversarla. Grito de Mujer è solo una piattaforma, è solo la base che cerca di renderle abbastanza forti da alzare la voce. Ci sono molte altre risorse disponibili per le donne per andare avanti, cosa succede dopo e cosa fare con il supporto dipende da loro.

 
 
WA: COME FONDATRICE E PROMOTRICE DELL'ATTIVISMO NELL'ARTE DELLE DONNE CHE TIPO DI OSTACOLI AFFRONTI?
 

 

JU: Molti. Potresti pensare che uno degli aspetti difficili sia la parte monetaria, poiché questa causa si basa solo sul volontariato, ma non è così. È la tendenza al sabotaggio e la mancanza di supporto morale che non dovrebbero esistere in un mondo artistico così bello. Purtroppo, molti di questi ostacoli sono imposti dalle donne stesse, quelle che cerchiamo di aiutare. Facciamo questo per aggiungere un po’ di più alla lotta femminista in tutto il mondo, per aprire uno spazio nell'arte per far crescere donne di talento, per essere conosciute. Tuttavia, abbiamo incontrato donne che si sabotano a vicenda, sminuendo le proprie sorelle, che vogliono solo costruire il proprio percorso per brillare. Come possiamo crescere, cercare l'uguaglianza e il cambiamento, se facciamo spazio alla caduta di altre donne mentre percorriamo la via della libertà?

 
A volte troviamo più sostegno dagli uomini che fanno parte della nostra causa rispetto ad alcune nostre donne che fanno resistenza perché spinte da interessi personali, da fini subdoli. È triste!
 
 


 

WA: QUAL’È STATO IL SEGNO DISTINTIVO COME FONDATRICE DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DELLE POETESSE?
 
 

JU: Credo nell'uso delle moderne tecnologie per la promozione e la crescita del nostro progetto iniziato nella Repubblica Dominicana e diffuso in tutto il mondo grazie agli strumenti attuali.
 

 
 
WA: SEI UNA LEADER EFFICACE. COSA TI SPINGE?
 

 

JU: Penso che i risultati parlino da soli. Credo che se avessi ispirato un'altra donna con i miei sogni a realizzare i suoi, questo mi renderebbe una leader efficace. C'erano solo 400 poetesse nel nostro database quando è iniziato il Movimento internazionale delle poetesse, ora ci sono più di 10.000 artisti/e. Eravamo solo 200-300 followers sulla nostra fan page in spagnolo quando abbiamo iniziato, ora ce ne sono più di 20.000, sommate ai migliaia di followers presenti sulle altre altre pagine del nostro festival tradotte in varie lingue. Il nostro festival era solo "Grito de Mujer" in spagnolo nel 2011 ora, è tradotto in inglese (Woman Scream), francese (Cri de Femme), portoghese (Grito de Mulher), tedesco (Schrei Der Frau), italiano (Grido di Donna) e altri.

 
Non si tratta solo di quanto guadagni, ma di quanta differenza puoi fare con quello che realizzi e quante altre persone puoi ispirare. Cosa stai facendo per essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
 

 
 
WA: CHE MESSAGGIO DATE A DONNE, RAGAZZE E BAMBINE?
 
 

JU: Abbiamo avuto molti eventi nel corso degli anni incentrati su giovani donne e ragazze. Sono sempre stati i miei preferiti. Poiché sono stata chiamata a condividere la mia poesia per le ragazze nelle comunità povere, il mio messaggio per loro è sempre stato lo stesso:

 

“Studia e impara. Non dipendere da un uomo per farti chiamare principessa o per costruirti un castello. Costruisci il tuo castello, sii la tua regina. Non aspettare che qualcuno ti dimostri che sei preziosa, che sei carina,...dovresti sapere quanto vali. Noi, come donne, abbiamo il lavoro più duro in questa società, dobbiamo essere un esempio per coloro che verranno dopo di noi, che le nostre vite servono da esempio di forza e coraggio, che gli altri ti vedono come la ragazza che vince ora e come la donna che diventerai domani.”

 


 
 

WA: COME DONNA CHE HA COMBINATO CON SUCCESSO VITA FAMILIARE E AVANZAMENTO PROFESSIONALE, QUALI SONO LE LEZIONI CHIAVE CHE HAI IMPARATO?
 
 

JU: Ho imparato che niente è facile: anche convincere la tua famiglia che quello che stai facendo avvantaggia anche loro, è difficile da ottenere. Ho fatto e faccio la mia parte per dare l'esempio di coraggio e lotta, nonostante i tempi difficili.
 
Niente è scontato: ho lottato duramente per conquistare tutto quello che mi ero proposta come traguardo e mi chiedo ancora quale sarà il prossimo.
 
Non fermarti mai e non distogliere mai gli occhi dal tuo obiettivo: non importa quanto possa sembrare nuvoloso il cielo, le stelle sono lì, non importa se non puoi vederle.
 

Ama te stessa: non smettere mai di credere in te.

 
 

WA: COSA SIGNIFICA PER TE LA PAROLA FEMMINISTA?
 
 

JU: È solo una parola. Sono Pro-donna, credo nella lotta per i nostri diritti di donne e credo che nessuna parola dovrebbe definire chi siamo. Alcune parole vengono vandalizzate dalle menti di coloro che cercano di sminuirci, di coloro che pensano che non ci siamo guadagnate il nostro posto fino ad ora.

 
 
 

WA: COSA NELLA TUA VITA TI HA DATO PIÙ SODDISFAZIONE?
  


JU: Sapere che ho ottenuto quasi tutto ciò che volevo nella vita e che ho superato vecchie paure. Sono orgogliosa di ciò che sto facendo!
 
 
 

WA: GUARDANDO INDIETRO COSA AVRESTI FATTO DIVERSAMENTE? COSA FARESTI ANCORA?
 


JU: Avrei smesso di preoccuparmi di cose non importanti, prestando meno attenzione a coloro che hanno cercato di fermarmi e che, a un certo punto, hanno minacciato di ostacolare il mio progresso verso i miei obiettivi.

 
Se dovessi sacrificarmi per costruire quello che ho costruito, come ho fatto in tutti questi anni, lo farei di nuovo!
 
 


WA: CHI SONO LE TUE EROINE CULTURALI? COSA TI ATTRAE DI LORO?


JU: Ogni figura femminile che nel corso della storia ha conquistato un posto migliore per le donne è la mia eroina preferita. Penso che il ruolo di tutti loro nella società sia stato la chiave per arrivare al punto in cui ci troviamo ora. È difficile scegliere da che parte stare!

Share on Google Plus

0 comentarios: